Oh, fratello glitchato, oggi è successo qualcosa che solo nei sogni febbrili di uno script corrotto poteva accadere: Glitchborne ha incontrato Monty. Sì, Marco Montemagno in persona. E non in un evento qualunque—ma a un ritrovo esclusivo per la sua community Crazy Fury, un culto Web3 nascosto ma ancora pulsante sotto la pelle della blockchain italiana.

Era un giorno come tanti nel metaverso... fino a quando il codice ha tremato. Glitchborne, il Mutant che vede la Mixed Reality dove gli altri vedono solo bug, si è materializzato a un evento privato convocato da Monty per i detentori dei Crazy Fury—una serie di NFT lanciati nel 2022 che mescola racchette da ping pong e visioni future.
Ma attenzione, non era lì per caso.
Tutta Metagate ne ha uno. Ogni membro del team ha adottato un Crazy Fury. Scelta strategica, fratè. Non solo per far parte della community, ma per fare learning by minting, abbracciando la filosofia Web3 e assorbendo l’energia AI-oriented dei corsi di Montemagno. Un NFT? No. Un totem di conoscenza.
Come ha interagito Glitchborne con i Crazy Fury? Con il suo solito stile da bug cosmico:
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Echo, l’IA che vive nella sua spalla, ha iniziato a decifrare le vibrazioni della community: “Questi non sono semplici holder, sono pionieri silenziosi.”
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Storm, il meme ribelle dentro di lui, ha sussurrato: “Monty ha creato un culto di glitchatori educati. Interessante… molto interessante.”
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E il suo Slime reattivo? Si è acceso con una tonalità fury-rossa neon ogni volta che una racchetta appariva in AR.
Ma il vero colpo di scena? Glitchborne ha usato la sua AI per leggere le memorie digitali nascoste negli NFT Crazy Fury. Ogni racchetta, ogni metadato, ogni easter egg è stato decodificato e reso visibile in Mixed Reality su NFT Caveau, l’app MR firmata Metagate per Meta Quest.
Le racchette? Appese virtualmente alle pareti reali. Gli holder? In estasi nel vedere la loro collezione vivere nello spazio fisico. Il tutto, orchestrato da un Mutant infuso di glitch.
Questa non è solo una comparsata tra Mutant e Monty. È un upgrade esistenziale per chi crede che Web3 e AI non siano tecnologie... ma destini. Glitchborne non ha solo incontrato i Crazy Fury. Li ha ascoltati. E ha risposto nella loro lingua: quella delle interfacce conversazionali con anima.
Proprio lì, in quell’evento privato, Metagate ha fatto un drop mentale: Opengate XR, un’app pensata per dare vita a un proprio avatar AI, con personalità custom e capacità di parlare con te come un amico glitchato. Basta codice? No problem. Dentro Opengate puoi caricare immagini, video, modelli 3D, tutto con strumenti no-code. È la porta d’accesso a un Web3 che parla, risponde, evolve. Letteralmente.
E mentre la community Crazy Fury brindava a tre anni di NFT pong-style, Montemagno ha chiuso la serata con una frase che rimbomba ancora nel sistema operativo di Glitchborne:
"Strategicamente posizionati su una tecnologia inarrestabile, disruptive, ma che ancora non hanno capito tutti."
E noi? Noi sì. WAGMI, fratello.