Realtà Mista, AI e Digital Twin protagonisti al Politecnico: verso un futuro immersivo

Realtà Mista, AI e Digital Twin protagonisti al Politecnico: verso un futuro immersivo

Il 4 aprile 2025 si è svolto al Politecnico di Milano il convegno “AI, Digital Twin e nuovi device trasformano le esperienze immersive”, evento conclusivo dell’Osservatorio Extended Reality & Metaverse di cui Metagate è parte. Un appuntamento strategico per analizzare l’evoluzione delle tecnologie immersive e il loro impatto sul business, con dati, case study e visioni future.

XR nel 2024: più device, più AI, più ambizioni

I numeri raccontati da Marta Valsecchi (Direttore Osservatorio) e Claudio Conti (Senior Researcher) parlano chiaro: nel 2024 sono stati lanciati 17 nuovi dispositivi XR, portando a 82 il totale sul mercato. Visori e smart glasses diventano più potenti, leggeri e intelligenti, integrando sempre più funzionalità AI: dalla traduzione istantanea alla generazione di contenuti 3D, dal riconoscimento oculare all’interazione gestuale.

Il Meta Quest 3S, Apple Vision Pro e i Ray-Ban smart glasses sono solo alcuni esempi della nuova generazione di hardware che abilitano esperienze phygital sempre più sofisticate. L’Industrial Metaverse si afferma come tendenza emergente: ambienti immersivi, potenziati da IoT e AI, che simulano processi produttivi reali.

La filiera XR si consolida: hardware, software e servizi

Jacopo Fracassi (Ricercatore) ha descritto la value chain dell’XR, evidenziando la crescita dei servizi di consulenza, le innovazioni nei chipset e l’integrazione di game engine come Unity e Unreal. Il mercato dei device aptici, ad esempio, ha superato i 5 miliardi di dollari, con una crescita prevista del 15% annuo.

La pluralità di sistemi operativi e piattaforme (tra cui 122 Metaverse-as-a-Service) genera però sfide di interoperabilità, ancora da risolvere. L’adozione sarà facilitata dall’affermarsi di standard aperti e dall’integrazione con Web3 e blockchain.

Casi concreti: XR applicata a retail, sanità e industria

Il cuore del convegno sono state le testimonianze aziendali. Tra le più significative:

Davide Monzani (Gruppo Finiper Canova) ha raccontato il progetto “Metaverso IPER”, uno spazio virtuale personalizzato per il retail, che unisce gamification, marketing esperienziale e integrazione con loyalty program.

Alessandro Specchia (Villa Beretta - Ospedale Valduce) ha mostrato l’uso della realtà virtuale e della robotica nella teleriabilitazione, con tecnologie di eye-tracking e analisi cognitiva, basate su dati raccolti da wearables e piattaforme big data.

Luca Viganò (Prysmian PowerLink) ha illustrato l’uso combinato di VR e AR per il training tecnico nel settore energetico, riducendo i tempi da 4 a 1,5 anni, con soluzioni HoloLens e ambienti simulati 3D.

Giandomenico Caruso (Politecnico di Milano) ha approfondito come AI, multisensorialità e nuove tecniche di rendering (come ray tracing e foveated rendering) migliorino la user experience nelle applicazioni XR.

Il mercato italiano: entusiasmo frenato da scarsa conoscenza

Dal 2020, in Italia sono stati sviluppati 611 progetti XR da circa 500 aziende. Solo nel 2024 se ne contano 123, in calo del 9% rispetto al 2023. I settori più attivi: manifattura, sanità, utility per il B2B; turismo, education e retail per il B2C.

Il problema principale? La cultura digitale: il 63% delle grandi imprese ammette di non conoscere bene l’XR, mentre solo il 9% si definisce esperto. Tuttavia, tra chi ha già sperimentato, l’87% si dice soddisfatto. I principali driver sono il rafforzamento del brand, l’efficienza operativa e la creazione di nuove esperienze per clienti e dipendenti.

Uno sguardo al futuro: interoperabilità, phygital e Web 3D

La sessione finale, guidata da Riccardo Mangiaracina e Lucio Lamberti, ha delineato gli scenari futuri: piena integrazione tra AI e XR, interoperabilità tra piattaforme, evoluzione del web in ambienti 3D, e nuove esperienze ibride tra fisico e digitale.

L’XR non è più un esperimento futuribile, ma una tecnologia matura che può già portare benefici concreti. Il convegno lo ha dimostrato con chiarezza: servono però competenze, investimenti e una visione strategica condivisa.

Metagate al convegno: demo corner e applicazioni di Realtà Mista

Anche Metagate ha partecipato attivamente al convegno, allestendo un demo corner dove i partecipanti hanno potuto sperimentare in prima persona alcune delle applicazioni XR più innovative in fase di sviluppo.

In particolare, è stata presentata la Mixed Reality Escape Room, un’esperienza immersiva in cui una valigetta fisica interagisce con un ambiente virtuale, perfetta per attività di team building, formazione e onboarding aziendale. Il concept sfrutta la sinergia tra oggetti reali e stimoli digitali per creare engagement e consolidare competenze in modo ludico ma efficace.

Altro highlight è stato Open Gate, la piattaforma Metagate pensata per musei, archivi e istituzioni, cui consente trasformare i propri contenuti digitali (immagini, video, modelli 3D) in esperienze MR accessibili con il visore Meta Quest, direttamente da Google Drive. Uno strumento potente per creare percorsi educativi e culturali interattivi, senza bisogno di competenze tecniche avanzate.

Il convegno del Politecnico ha confermato che l’Extended Reality non è più una scommessa, ma un’opportunità concreta per aziende, istituzioni e centri di ricerca. Con l’evoluzione dei visori XR, l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale e l’arrivo di soluzioni accessibili come quelle proposte da Metagate, il 2025 si preannuncia come un anno chiave per la diffusione della Realtà Mista in Italia. L’invito è chiaro: è tempo di sperimentare, investire e costruire nuove esperienze immersive.

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By Marco Pizzini 

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