Nel cuore dell’Oltrepò Pavese, il Castello dal Verme di Zavattarello ha ospitato un esperimento innovativo che unisce storia, tecnologia e visione europea. Grazie all’intraprendenza di Filippo Napolitano e al supporto del programma Erasmus+, è stato realizzato un progetto pionieristico: la dimostrazione della ricostruzione virtuale non invasiva di un affresco scomparso, utilizzando OpenGate, la piattaforma no-code di Metagate per esperienze in Realtà Mista su Meta Quest 3.

Un affresco restituito alla storia, senza toccare la pietra

L’obiettivo era tanto ambizioso quanto delicato: riportare alla vita un affresco ormai scomparso, lasciando intatta la struttura del castello. Attraverso OpenGate, è stata creata una scena digitale immersiva, sovrapposta al muro originale grazie alla Persistenza spaziale integrata nell'app, visibile solo tramite visore di Realtà Mista. Un esempio perfetto di restauro virtuale non invasivo, che preserva la materia ma restituisce la memoria.

Ricostruzione AI da una fotografia dimenticata

Il contenuto dell’affresco, ormai cancellato dal tempo, è stato ricostruito con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, a partire da una vecchissima fotografia in bianco e nero. Grazie a modelli di AI generativa e tecniche di colorizzazione automatica, è stato possibile reinterpretare e ricreare digitalmente l’opera, mantenendone lo stile e le proporzioni originarie. Un esempio di come le nuove tecnologie possano riaccendere la memoria visiva del nostro patrimonio culturale.

Il ruolo chiave di Filippo Napolitano

L’intero progetto è nato dalla visione di Filippo Napolitano, che ha unito spirito imprenditoriale e cultura digitale con le opportunità offerte da Erasmus+. Senza finanziamenti esterni né team strutturati, Filippo ha utilizzato OpenGate per dimostrare quanto la Mixed Reality possa diventare uno strumento alla portata di singoli innovatori, anche in ambito storico-artistico. (Presentazione)

OpenGate e Metagate: il turismo italiano guarda al futuro

L’esperimento del Castello di Zavattarello non è solo un caso studio: è un segnale chiaro delle enormi potenzialità della Realtà Mista per il turismo culturale italiano. OpenGate consente a musei, enti locali e siti storici di offrire esperienze coinvolgenti, personalizzate e sostenibili, senza alterare i luoghi fisici.

Grazie a visori come Meta Quest 3, ogni turista può diventare spettatore attivo, camminando tra mura antiche mentre assiste a ricostruzioni storiche, guide virtuali o narrazioni d’epoca. Un modo per valorizzare il patrimonio senza trasformarlo, ma rendendolo vivo, accessibile e condivisibile.

E il meglio deve ancora arrivare: i visori XR sono destinati a evolvere rapidamente, con l’arrivo entro il 2026 di smartglasses ancora più leggeri, potenti e integrati con l’AI, in grado di portare queste esperienze nel quotidiano.